Scritto il 21-Luglio-1997 : 03:55
Banane alla badiana stellata al pepe rosa
Straccetti agli scampi
Kasher -- Si
Cailles au dragon vert Francese
Volatili
Ricetta N° 1701
Senape alle viole
Quaglie al dragone verde

Il dragoncello deve la sua origine dalla Siberia meridionale, varie leggende trasparivano col dragoncello, ma non è la mia meta.
Il suo nome lo si deve probabilmente alla forma di linguetta di drago (drago del deserto), poi dall'Arabo thakhoum e dall'Inglese targon.
El Beithar fù il primo a descrivre la pianta verso il XIII° secolo, poi ripreso dai medici dell'epoca e utilizzata per delle cattive digestioni, a purificare l'aria infetta dalla peste e tante altre virtù secondarie.
Utilizzata senza condimento nelle insalate, fresca possiede il sapore dell'aceto e del sale.
Scoprii lavorando il Vermut che esso si poteva sposare il sapore del dragoncello e oltre all'aceto Balsamico i vari risultati furono piacevoli per il palato.
Ingredienti :

6 quaglie
dragoncello
1 dl. di Vermut
18 cipolline
sale a odori

Preparazione :
Mettere le cipolline nel ventre delle quaglie e condire col sale a odori, lasciare in frigo per una notte.
Disporre le quaglie in una teglia, svuotare un poco di olio e disporre all'interno il dragoncello.
Far cuocere le quaglie per 15-20 Mn. al forno ad una temperatura di 230° C., appena toglierete le quaglie fiambare col Vermut.
Servire possibilmente mentre la fiamma è attiva.