Scritto il 03-Aprile-2002 : 15:21
Zucchero di canna
Ostriche alla brassiga nigra
Pommes Francese
Storico
Ricetta N° 4926
Polpette di pane azimo ai tulipani
Mele

In nessun testo Bibblico si parla della mela o del melo per designare il frutto proibito, nella Genesi si parla di un albero della conoscenza del bene e del male il quale è vietato toccare pena la morte.
Al V° secolo si traduce dal Greco karpos che ha l'equivalente latino di pomum che significa frutto, la mela era designata col nome di malum, si fù operato un lapsus fra mela (malum) ed il frutto della conoscenza del bene e del male (bonum e malum).
Una letteratura e una iconografia nacquero dalla traduzione erronea di pomum nel corso dei secoli.
Eva che mangia la mela ed il Serpente che gli assicura che mangiando quel frutto vietato non solo essi non morirebbero ma diventerebbero come dei Dei con la conoscenza del bene e del male.
Nella tradizione esoterica la mela è il simbolo femminile, lo si attribuisce a Venere.
Dunque non sarà sorprendente di trovare nella mano di Eva, la prima donna, con un poco di malizia e di immaginazione tagliando a metà la mela si potrebbe riconoscere l'organo sessuale femminile nella mela.
I Pitagorici, non meno sprovvisti di immaginazione, percepivano col taglio orizzontale del frutto una stella a cinque punte, appunto il pentagramma giustamente introdotto alla conoscenza del bene e del male.
Di color giallo o oro come lo zolfo, materia celeste o satanica per gli alchimisti, la mela è un simbolo ambiguo, simbolo di mortalità o simbolo di morte, come nella favola di Biancaneve che la strega gli offre una mela.
Un errore di traduzione sembra essere all'origine della confusione, perché la mela e non la pesca ? La pesca è il simbolo della fecondità in Cina e in Giappone, sono i fiori di pesco che cinge la fronte dei giovani sposi ed il scetro dei sovrani Cinesi e Giapponesi era fatto di legna di pesco dotato di poteri che proteggevano dai geni del male.
All'ovest della Cina esiste un paese mitico in cui si erige un pesco che fiorisce e che offre i suoi frutti ogni 3000 anni e che solo il fatto di guardare i suoi fiori si riceve l'illuminazione come capitò al monaco Ling Yun.
Del testo Bibblico si ritrova una somiglianza nella mitologia Greca.
Senza soffermarmi ai dettagli, il giardino proprietà di Hera ove si celebrarono le nozze con Zeus confidò la sorveglianza del giardino ad un drago che si arrotolò attorno ad un albero.
Sarà verosimilmente il cugino del serpente.
Nelle dodici fatiche di Ercole egli deve raccogliere tre mele d'oro nel giardino di Heracles.
Questa traduzione erronea fù a capo di tante favole, storie mitologiche, detti, proverbi, eccettera