Preparazione :
La cottura dello zucchero non è assolutamente semplice, per fare
dei pasticcini o delle figure di zucchero richiede un ottima
conoscenza, (cosa che non posseggo assolutamente).
Lo zucchero possiede varie tappe di cottura, è interessante per
tutti noi esserne al corrente.
Le varie tappe dello zucchero si misurano con un termometro
speciale detto termometro dello zucchero.
Ma i pasticceri utilizzano le dita stimando al tatto il tenore di
glucosio, le temperature che mi hanno dato sono approsimative.
Al vostro fianco preparare un recipiente con dell'acqua e ghiaccio,
immergerete le dita prima per non bruciarvi.
In un
tegame mettere per
1 Kg. di zucchero
3 dl. di acqua e farlo
bollire con un cucchiaio di legno.
Lasciandolo bollire a fuoco lento senza mescolarlo passerà dal
color bianco per colorirsi poco a poco sino ad annerire.
Succede che le impurità risalgano alla superfice e si incollino
ai bordi del tegame, questa schiuma rischia di nuocere alla cottura,
toglierlo possibilmente o ricominciare dall'inizio.
Con un gesto rapido e deciso immergere l'indice ed il pollice
nell'acqua ghiacciata e immergere nello zucchero (solo la punta) e
di nuovo immergere nell'acqua ghiacciata.
Se temete di bruciarvi farlo con la punta di un utensile senza che
rompa la cottura dello zucchero.
Non immergere ne mescolare lo zucchero, la cottura sarebbe
irrimediabilmente rovinata per un lavoro di precisione, ma scuotere
il tegame di un gesto rotatorio.
Le operazioni che seguiranno si faranno immergendo le dita nello
zucchero e nell'acqua.
Allontanare le dita se si
forma un filo che si allunga senza
rompersi lo zucchero sarà al primo stadio detto filetto (
106° C.).
Al secondo stadio si forma un velo che soffiandoci si forma una
bolla, e detto al gran soffio (
112° C.).
Al terzo stadio si forma una pallina quando l'arrotolerete fra le
dita è detto petit boulé (
115° C.).
Al quarto stadio la pallina è più dura, e detto
grand boulé (
125° C.).
Al quinto stadio lo zucchero non si arrotola più, seppur restando
attaccante tende a rompersi come del vetro, e detto petit casse
(
135° C.).
Al sesto stadio lo zucchero si rompe come del vetro, e detto il
grand casse (
145° C.).
Al settimo stadio si caramelizza (
106° C.).
Dopo brucia e diventa come del carbone.
Si può anche caramellare a secco, versando semplicemente lo zucchero
in un tegame e cuocerlo, si colorerà nello spazio di
3 Mn.
Ritirarlo immediatamente dal fuoco e aggiungere pochissima acqua
deve essere di un color rosso ambra.
Il sciroppo èutile per svariate soluzioni in pasticceria, si
ottiene généralemente con
300 gr. di zucchero e
300 gr. di acqua.
Si può fare anche un
caramello con
100 gr. di zucchero e
100 gr. di
burro, ma per questo lavoro solo dei professionisti potranno farlo
senza problemi.
Il pasticcere che mi ha dato questo testo mi disse che sarebbe
inutile dare una spiegazione per lo zucchero col burro, solo
l'esperienza potrà essere utile.