D’origine abruzzese, gli spaghetti alla
chitarra sono chiamati anche
"maccheroni alla chitarra
" e si caratterizzano per la sezione quadrata.
Il condimento per eccellenza al quale sono associati è il ragù di vitello,
ma sono ottimi anche con intingoli di altra carne, con pomodori e melanzane,
con pomodoro e peperoncino.
Il formato prende il nome dallo strumento tradizionalmente usato per produrlo,
un telaio rettangolare sul quale sono tesi, ad intervalli regolari di
2 o
3 millimetri,
di fili di acciaio.
Una volta stesa, la
sfoglia, con spessore non troppo sottile (deve avere lo spessore che
intercorre fra un filo e l'altro della chitarra), questa è tagliata a rettangoli con
le stesse dimensioni del telaio.
I rettangoli di sfoglia sono quindi disposti sul telaio e con l'aiuto del matterello
è fatta pressione sulla
pasta, in modo che i fili d’acciaio la taglino in tanti
spaghetti a sezione quadrata, di lunghezza omogenea, pronti per essere cotti.