Cristoforo da Messisbugo
Non sono precise le origini di Cristoforo da Messisbugo, certuni lo hanno fatto risalire
ad una famiglia d’origine Ferrarese, ma causa del suo cognome c'è chi lo fa risalire
ad una famiglia Fiamminga, non c'è accordo nemmeno nel suo cognome, chi dice
Messisbugo, chi Messi Sbugo, chi Messi detto Sbugo, chi Messys, si è a conoscenza
che egli fu fatto Conte Palatino da Carlo V il 10 gennaio 1533 e sposò Agnese
di Giovanni Gioccoli, nobile ferrarese.
Morì a Ferrara nel 1548 dove è sepolto nella Chiesa di Sant'Antonio.
È l'autore del libro "Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale",
il libro è apparso per la prima volta a Ferrara l'anno 1549, tra i manuali di cucina
del XVI° secolo è il più completo e fantasioso, ci permette di avere un’idea precisa
nel modo di banchettare alla corte di Ferrara.
Egli è amministratore ducale presso la corte degli Estensi a Ferrara, si imparentò
con qualche famiglia illustre di Ferrara.
La sua opera è situata fra il più antico ricettario del secolo, se da un lato lo
troviamo con delle ricette con spunti rinascimentali per non dire medievali,
dall'altro egli ha anticipato i suoi piatti per poi essere confermati nel secolo successivo.
La sua opera è dedicata ai numerosi e fastosi banchetti che gestì per venticinque anni
alla corte di Ferrara dall'anno 1524 sino l’anno 1548, questo suo ricettario tratta
le cene, i pranzi o delle feste dalla Casa d'Este, dai nobili della regione o da egli
stesso, i banchetti generalmente iniziavano all'incirca alle ventuno e duravano sino
al mattino presto, molti banchetti erano accompagnati da commedie, balletti, tornei,
giochi vari, poteva capitare che i banchetti iniziassero anche di mattino, le portate
erano numerose, ma per motivi economici i banchetti erano meno fastosi ad esempio della
corte romano di Bartolomeo Scappi.
Sempre nel primo libro i "Banchetti" è dettagliato il modo di condire ogni vivanda,
Messisbugo aveva delle ottime lodi di maestro di casa e cuoco.
Nel secondo libro Messisbugo scrisse delle ricette che secondo lui dovevano essere alla
portata dei grandi Chef di cucina, tralasciando le ricette comuni, le sue ricette sono
molto precise molti piatti sono di ceppo francese o tedesco.
Vedi Banchetto organizzato dal Messisbugo.