La salvia era per i Romani un erba sacra e venerata, la utilizzavano
ovunque come il
pepe, ne facevano un vino aromatizzato a base di
miele, salvia, pepe e aceto per disalterare i leggionari, era chiamato
acetum, l'Egitto era il primo a dedicare alla salvia una vasta gamma
di
alimenti, seguirono i Greci con gli Jugoslavi ad essere i primi
produttori, a grandi dosi la salvia potrebbe essere nociva, ma sino
ad oggi non si è mai riscontrato casi gravi.
L'essenza della salvia però comporta dei gravi pericoli ed è
saggiamente dosata dagli esperti (in farmacopea).
La salvia ancora usata nei nostri giorni per aumentare la
gradazione alcolica della
birra e per dargli un sapore particolare
di moscata.
Questa ricetta era erroneamente attribuita ai Romani, ma in seguito
ebbi la sicurezza che gli antichi Greci la cucinavano
attribuendogli la sacralità dei Dei dell'Olimpo, l'attribuzione ai
Romani non era possibile visto il consumo della
cipolla da loro
disprezzata, rari per non dire nessun piatto del periodo dei Romani
comportava la cipolla.