Gli
asparagi apartengono alla famiglia dei mughetti e dei gigli, questi due fiori
sono tossici, l'origine del ritrovamento degli asparagi è molto discussa fra la
Mesopotamia, l'Iran e l'antico Egitto.
La pianta è erbacea la parte aerea è formata di foglioline leggere e dei fiorellini
gialli con bacche rosse, la parte commestibile é formata da giovani germogli che crescomo
alla base dei rizomi legnosi e portano il nome di zampe, di
forma allungata, consistenza
carnosa con un sapore delicato.
Gli asparagi selvatici li troverete nei negozi con difficoltà e spesso vengono venduti
quelli di produzione agricola spacciandoli per selvatici, non è facile riconoscere
la differenza, bisogna aver fiducia a chi li vende.
Il sapore neutro degli asparagi fa si che lo si può cucinare oltre che salato anche in
dolce, ma la mostra ciltura
gastronomica ha gran difficoltà ad accetare cotal accorgimento,
anni or sono fui fra i primi a far fare questa novità (a mia conoscenza, forse
qualcun'altro mi avrà preceduto, in questo caso lungi da me dal voler prenderne la paternità).
Prima cuocevo gli asparagi bianchi o verdi nell'acqua semplice, poi
quando venni in Germania vidi cuocere gli asparagi diversamente,
li assaggiai e trovai il loro metodo superiore.
Vige una tradizione nei piccoli ristoranti in Germania che è il
titolare a pelare gli asparagi, questa tradizione mi piace, infatti
arrivarono parecchie decine di kili di asparagi e mi misi all'opera,
il bwana si precipitò e mi fece fare altri lavori.
In un
tegame con dell'acqua bollente salata mettere qualche zolletta di zucchero,
un poco di burro e un dado o un brodetto di verdura leggero salato ma
sempre con lo zucchero e del burro, legare gli asparagi fra loro e
al primo bollore cuocere gli asparagi al dente, servire subito.