È la Grecia che diede il nome al prezzemolo (petroselinum),
la pianta che rompe i calcoli, la Macedonia era conosciuta per
la qualità delle sua produzione, presso i grandi autori delle
medicina Greca le foglie erano un farmaco diuretico, sudorifico,
risolutivo e a provocare le mestruazioni.
Galliano condisce la lattuga col prezzemolo e
Plinio la cita come
aroma per brodi e carni (bisogna ricordarsi che a quell'epoca i
brodi non erano chiarificati e la loro preparazione era oltre alle
carni con degli ingredienti che oggi non utilizziamo più nei brodi)
Già a quell'epoca esistevano varie specie e qualità di prezzemolo,
la sua qualità di antispasmodico digestivo viene scoperto nel
Medio Evo.
Dalechamp (naturalista Francese XVIII° secolo) dichiara che questo
aroma non solo gli Italiani, ma anche i Francesi, gli Inglesi e i
Germani ne sono ghiotti, nelle loro insalate o nelle varie cotture.
Benchè il prezzemolo vanta dei pregi salutari, la concentrazione
delle sua acqua potrebbe nuocere al feto durante la gravidanza.
Il prezzemolo, il cerfoglio, il sedano erano chiamati gli smeraldi
delle
tavola.
Il cerfoglio compare nel Medio Evo, ottimo eccitante per l'appetito,
la zuppa di cerfoglio semplice o all'orzo, con precisione non si sa
la paternità, quasi tutto il bacino Mediterraneo e i paesi dell'est
lo preparavano in modi più o meno simili.
Il sedano già conosciuto dai Greci, dai Romani era apprezzato per il
suo possente aroma, origine del Sud dell'Europa lo si trova dalla
Svezia all'Africa del nord, una varietà saporita in California.
Le radici erano utilizzate nella
Rèmoulade, le foglie e i gambi
negli antipasti, per prendere poi un posto importantissimo in quasi
tutte le cucine, tritato, affettato, cotto o crudo.
Un gran consumo del
sale di sedano industrialmente preparato e
ricco in sedanolide e anidride sedononica.